Membri di chiesa

Ripulire i registri

Da Matt Schmucker

Matt Schmucker è stato il fondatore e direttore esecutivo di 9Marks. Ora organizza varie conferenze, fra cui Together for the Gospel e CROSS, e serve come anziano nella Anacostia River Church di Washington, D.C.
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02.26.2010

Benché ogni giorno ascolti storie di leader di chiesa di tutto il paese, sono rimasto comunque sconvolto dalla mail ricevuta da un caro diacono di una chiesa Battista:

“Vorrei avere l’opportunità di parlarLe a proposito di una pulizia degli elenchi dei membri della chiesa. Ieri ho iniziato a compilare l’elenco delle vedove nel database della nostra chiesa ed ho scoperto che di tutte le 141 vedove presenti nel nostro database, 38 erano decedute e 4 si sono trasferite in altre chiese (senza contare quelle classificate come inattive o quelle che non si vedono mai)”.

Potete immaginare come si potrebbero far battute a più non posso su questa situazione: “Avete sentito dei trentotto membri morti della Chiesa Battista Fede Viva? Dovrebbero cambiare il nome della chiesa!”. Tutto ciò sarebbe divertente se non fosse una verità in tutte le chiese della nazione e ovunque nel mondo.

Registri tenuti male ed elenchi datati preoccupano l’esistenza di qualunque pastore fedele. Prima di far piazza pulita di tutto, però, è necessario considerare sia il motivo per cui farlo sia il modo in cui ciò va fatto

Perché le chiese dovrebbero ripulire gli elenchi dei propri membri?

1) Dobbiamo considerare che il nome e l’onore di Cristo sono a rischio: pensate alla preoccupazione appassionata dell’apostolo Paolo per chi era associato alla chiesa di Corinto (1 Corinzi 5).

2) I membri di una chiesa dovrebbero rappresentare al meglio i membri del Regno di Cristo. Non dovremmo né accogliere né escludere un membro alla leggera. “Cancellare qualcuno dagli elenchi” è una cosa che va fatta con estrema cura anche se il membro stesso è stato disinteressato.

3) Pastori, anziani e responsabili un giorno dovranno “rendere conto” a Dio per come hanno gestito la chiesa (Ebrei 13:17). Dio rimproverò i pastori di Israele per la loro ripetuta infedeltà (es. Ezechiele 34).

4) Anche le chiese dovranno rendere conto a Dio per come accolgono i propri membri. Considerate a chi si rivolse Paolo in 1 Corinzi 5!

5) I cristiani meno maturi rischiano di essere confusi sull’importanza della chiesa nella vita cristiana e potrebbero essere spinti all’autocompiacimento.

6) I membri che si sono trasferiti in un’altra zona dovrebbero essere incoraggiati a trovare una chiesa nelle vicinanze e a conoscere altri credenti lì. La chiesa dovrebbe incoraggiarli a farlo tramite lettera o telefonata e se non reagiscono dovrebbero essere informati che verranno cancellati dall’elenco, mandando quindi il messaggio che non potranno più prendersi cura di loro.

Come può una chiesa ripulire l’elenco dei suoi membri?

Se si affrontano i casi di membri problematici tutti insieme, si rischia di cadere nel cuore di un conflitto. Ma è difficile capire se i membri saranno felici di escludere chi non frequenta più, quelli che si sono trasferiti, quelli deceduti! Un pastore deve essere saggio e fare solo quello che la chiesa tollera. Deve essere paziente e insegnare finché i membri della chiesa non saranno pronti a muoversi.

Allora, da dove partire? Immaginiamo diversi cerchi concentrici (come un tiro al bersaglio) il cui centro rappresenta i membri più attivi ed i cerchi esterni rappresentano i membri meno attivi, e – si spera – i più facili da cancellare. Partendo dal cerchio più esterno verso il centro, gli elenchi dei membri di una chiesa dovrebbero essere formati di quei credenti professanti che sono coinvolti attivamente nella chiesa. Partiamo dall’esterno:

1) Membri che sono morti (nella mia chiesa ne abbiamo scoperti 10!). Questo anello più esterno dovrebbe essere il più facile da cancellare. Nel prossimo incontro organizzativo della chiesa, potrete fare presente questi nomi alla chiesa, con la richiesta per rimuoverli dagli elenchi nella riunione successiva. Non chiedete subito alla chiesa di rimuoverli ma date loro il tempo di pensare alla richiesta.

2) Membri che non si riescono a trovare… forse questo è il secondo gruppo più facile da cancellare. Due donne nella nostra chiesa hanno ricercato per sei mesi settanta membri della nostra chiesa… invano!! Abbiamo quindi presentato questi nomi alla chiesa, chiedendo aiuto ed alla fine di ogni sforzo, la chiesa ha approvato di rimuoverli.

3) Membri assenti e disinteressati. La nostra chiesa ha dozzine di membri che, abbiamo scoperto, non volevano avere più niente a che fare con noi. Abbiamo trovato una donna in Germania che era diventata Unitariana e che si è pure urtata quando l’abbiamo contattata.

4) Membri fuori zona: si tratta di persone che non sono in grado di frequentare regolarmente a causa della distanza ed è quindi impossibile seguirli regolarmente. Sicuramente in questo gruppo troverete persone che hanno un’idea errata di appartenenza: “Faccio parte di quella chiesa dal 1959, quando cantavo nel coro dei bambini” oppure “Sono entrato in quella chiesa nel 1970, e ho promesso a mia madre che sarei rimasto un membro fedele”. Nonostante il loro attaccamento emotivo alla vostra chiesa, a questo gruppo bisogna insegnare cosa significa veramente far parte di una chiesa. Un pastore deve rendere conto anche di queste persone, non scordiamolo! Non si deve tenere nei registri persone che non si sono mai incontrate. Sarà oportuno che nella successiva riunione venga presenta una mozione per cancellare questi individui.

5) Membri che vivono nella zona ma non frequentano: stiamo certamente toccando uno dei cerchi più difficili. Queste persone vorrebbero mantenere la loro appartenenza e potrebbero frequentare, ma vogliono avere poco a che fare con la chiesa. Questo cerchio spesso è difficile a causa dei rapporti che queste persone mantengono con i membri che frequentano. Forse si tratta di un figlio cresciuto o di un vecchio amico del coro. Ancora una volta, è necessario insegnare e il cambiamento dovrà avvenire lentamente.

Queste prime cinque categorie sono le più ovvie e poi ci sono altre categorie, come quelle di chi frequenta ma non vuole fare una scelta di fede o chi vive nella zona ma non può frequentare. L’anzianità e le malattie ad esempio potrebbero impedire ad un membro di frequentare: queste persone non vanno cancellate, ma ci si deve prendere cura di loro in maniera particolare! Inoltre incoraggiamo che venga fatta particolare attenzione ai membri più anziani che si sono spostati e vivono magari in una casa di riposo. Perché!? Spesso hanno una concezione diversa dell’appartenenza ad una chiesa ed è improbabile che cambino. Per amore, considerate di lasciarli negli elenchi.

Ancora una volta, per amore della vostra chiesa, non  gli elenchi dei membri in maniera più affrettata di quanto la chiesa stessa possa accettare: per alcuni ci vorranno anni per passare da un cerchio all’altro. Spesso le chiese si dividono a causa di un esercizio pastorale molto superficiale mentre l’obiettivo dovrebbe essere l’unità. Ricordate infatti che ogni voce nel vostro elenco è più di un nome … è un’anima.

Traduzione a cura di Susanna Giovannini

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.

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