Discepolato

Fare e ricevere una critica cristiana: purificatevi gli uni gli altri con le vostre parole

Da Garrett Kell

Garrett Kell è il pastore della chiesa Del Ray Baptist Church ad Alexandria, Virginia. Il suo profilo Twitter è @pastorjgkell.
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12.03.2015

Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro.” Proverbi 27:17

La critica è qualcosa a cui la maggior parte di noi preferisce sottrarsi. E’ nella nostra natura voler evitare certe conversazioni difficili dove le nostre azioni, motivazioni o ministeri sono sottoposti alla lente di ingrandimento di un’altra persona. Allo stesso tempo a molti di noi non piace manifestare agli altri la critica o il giudizio perché non vogliamo dare l’impressione di essere dei moralisti o rischiare di ferire i sentimenti altrui.

Nonostante possa sembrare innaturale sento di sostenere che ricevere ed esprimere delle critiche cristiane è un elemento necessario nella vita di ogni sana relazione e di ogni sana chiesa. Se è nostra intenzione aiutare le persone a crescere nell’amore ma non riusciamo ad esprimere delle critiche cristiane finiremo per non essere molto di aiuto. Dio usa i suoi figli per trasmettere la verità gli uni agli altri nell’amore e questo include la verità critica. Se stai perdendo di vista questo elemento nelle tue relazioni di discepolato sei come una pecora senza verga.

COS’E’ LA CRITICA CRISTIANA?

La parola “critica” o “giudizio” non è molto frequente nelle nostre Bibbie ma il concetto è sicuramente di uso comune. Termini come rimprovero, biasimo, correzione, ammonimento ed istruzione racchiudono tutti lo stesso concetto.

Cercherò di definire la critica cristiana: dare una valutazione correttiva di altre persone e il loro servizio verso Dio con lo scopo di aiutare le persone a crescere nella fedeltà a Dio.

Nel contesto di questo articolo mi focalizzerò sul dare e ricevere critiche cristiane all’interno di una relazione cristiana. Potrebbe essere tra una moglie ed un marito, tra amici, tra membri di chiesa o all’interno di un gruppo di lavoro all’interno della chiesa. Inoltre voglio sottolineare che mi riferisco alla critica cristiana. Tutto ciò è importante perché non tutte le critiche sono cristiane. Molte critiche sono sataniche.

Molte persone esprimono delle critiche sotto l’influenza della natura umana (I Cor. 3:3) che manca di saggezza che viene dall’alto (Giacomo 3:14-16) e altro non fa che ferire gli altri (Gal. 5:15). Spesse volte questa critica cristiana ha l’obiettivo di demolire gli altri per innalzare noi stessi ed apparire così “spirituali” (Luca 18:11-14; Prov. 30:32). Questo attacco insensibile è privo di una grazia costruttiva e abbatte le persone anziché aiutarle.

Per aiutarci nell’evitare di dare quel tipo di critica vorrei condividere qualche consiglio su come dovremmo dare e ricevere critiche cristiane.

COME ESPRIMERE CRITICHE CRISTIANE

1. Lo scopo è crescere

L’obiettivo primario in qualsiasi rapporto cristiano dovrebbe essere quello di aiutarsi gli uni verso gli altri nella crescita in Cristo (Ef. 4:14-15). Questo significa che le critiche devono essere indirizzate a costruire, non demolire (II Cor. 13:10). Perciò quando parli considera con zelo il modo in cui le tue parole possono esprimere una grazia costruttiva che aiuterà gli altri nella propria maturazione in Cristo (Ef. 4:29). Mostra loro il modo in cui la tua correzione, se applicata, può aiutarli a riflettere in un modo migliore la gloria di Dio (Matt. 5:16).

2. Critica in modo umile

L’orgoglio prende piacere nel criticare gli altri. Perciò se elargire critiche ti entusiasma, potrebbe essere sintomo del fatto che il tuo orgoglio sta guidando il tuo cuore. Il modo migliore per crescere nell’umiltà è passare del tempo ringraziando Dio per gli svariati modi in cui ti ha corretto nella sua abbondante grazia. Apprezza quanto il vangelo è la buona novella per la tua vita e rimani ancora una volta stupefatto da quanto Dio sia stato misericordioso con te (Ef. 2:1-5). Questo ti aiuterà a togliere la trave dal tuo occhio prima di poter aiutare qualcun’altro a tirare via la pagliuzza dal loro (Matt. 7:1-5).

3. Da un incoraggiamento con la tua critica

Una critica dovrebbe quasi sempre essere servita con una sana dose di incoraggiamento. Questo non è un inganno psicologico per evitare di ferire i sentimenti; piuttosto, si tratta di un modo per affermare che Dio sta operando in loro, nonostante il loro bisogno di continuare a crescere.

Per esempio, quando il nostro gruppo di lavoro in chiesa esprime un’opinione sulla mia conduzione o predicazione ho bisogno che mi aiutino a vedere cosa deve cambiare e quello che invece dovrei continuare a fare. Indicare delle dimostrazioni di grazia assieme ai punti su cui poter migliorare renderà le tue conversazioni critiche ancor più utili. Troverai qualcosa di più sull’incoraggiamento qui.

4. Sii ponderato

Considera bene quello che dovresti dire prima di pronunciarlo (Prov. 29:20). Questo ti aiuterà ad evitare di essere troppo puntiglioso ed arrivare al nocciolo di ciò che deve essere comunicato. Domandati con fervore: “Qual è la questione principale che dovrò affrontare? Cosa spero che si ricordino una volta terminata la nostra conversazione? Cosa deve essere davvero detto e cosa può essere trascurato?” questo lavoro in un primo momento servirà a te e alla persona con cui ti stai confrontando.

5. Sii chiaro

Quando fai una critica sforzati di essere il più chiaro possibile. Stai parlando di una questione riguardante il peccato o di tipo personale? È un grosso problema o qualcosa che potrebbe diventarlo? Un modo per essere più chiari è quello di fare qualche esempio.

Ad esempio non dire semplicemente “sei scortese”. Ma prova dirla così: “So che hai delle buone idee ma ho notato che quando parli con le persone tendi ad interromperle. Non so se te ne sei reso conto, ma tutto ciò potrebbe far pensare agli altri che tu non hai bisogno di sentire quello che loro vogliono comunicarti”. Essere chiaro nella tua critica contribuirà a farti arrivare al nocciolo della questione.

6. Sii gentile

Conferisci gentilezza alle tue parole di correzione. L’amore cerca di comunicare la verità in un modo che possa essere facilmente digerito. Aiutare le persone a crescere spiritualmente usando modi gentili è un segno di maturità spirituale (Gal. 6:1). La gentilezza non deve essere vista come debolezza ma piuttosto come un’attitudine di cuore che Dio può usare per condurre gli altri al ravvedimento (II Tim. 2:24-26). Un modo per aumentare la propria gentilezza è pensare a quali parole vorresti ricevere se dovessero rivolgerti la stessa critica (Matt. 7:12). Come puoi riservare loro l’onore mentre li stai aiutando a crescere (Rom. 12:10)? Meditando sul modo in cui ascolteranno quello che gli dirai potrai adattare le tue parole per essere proferite con gentilezza.

7. Sii paziente

“L’amore è paziente” (I Cor. 13:4). Ricordati che certe abitudini o peccati richiedono tempo per essere corretti, in particolare quando sono profondamente radicati nel proprio interiore. Sii lungimirante nella tua relazione e chiedi a Dio di aiutarti a ricordare quanto è stato paziente con te (Es. 34:6). Questo ti aiuterà a rimanere umile davanti a Dio e paziente con coloro che stai aiutando nella propria correzione.

8. Sii fervente

Ruth Graham una volta disse: “il mio compito è amare Billy; il compito di Dio è cambiarlo”. In questa frase troviamo molta saggezza. Mentre noi possiamo trasmettere la verità in un cuore, soltanto Dio può far crescere quel seme (I Cor. 3:6). Ciò significa che se stiamo pregando per qualcuno non dovremmo sicuramente cercare di cambiarlo. Solo Dio è in grado di cambiare una persona, perciò supplicalo per conto di ognuna di queste persone.

COME RICEVERE CRITICHE CRISTIANE

1. Sii desideroso di crescere

Desideri di crescere nella maturità spirituale? Hai a cuore di assomigliare sempre più a Gesù? Se è così allora devi fare il possibile per mettere a morte il tuo orgoglio che si erge a protezione della tua immagine. Quando gli altri ci criticano la nostra naturale reazione è quella di difenderci e di cercare scuse alle critiche che ci vengono fatte.

Fratelli e sorelle, mettete a morte l’idolo della propria immagine di sé. Proverbi 12:1 dice: “Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido.” La ragione per cui quelli che odiano la riprensione sono stupidi è che non c’è niente di meglio che essere corretti per la gloria di Dio. Perciò invoca Dio affinché crei in te il desiderio principale di crescere nella santificazione e nell’utilità del servizio. Chiedigli di aiutarti a non temere di diventare più forte attraverso l’umiliazione con l’aiuto di coloro che ti stanno vicino.

2. Tieni presente che devi essere corretto

Proverbi 12:15 ci ricorda che “La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio.” Sei cosciente del bisogno che hai nella tua vita di avere delle persone che ti criticano e correggono? Consideri il fatto che gli altri possano vedere delle cose in te che tu non riesci a scorgere? È stupido dare per scontato che anche nei nostri giorni migliori non possiamo ricevere un sostegno dal discernimento degli altri.

3. Non offenderti facilmente

Spurgeon una volta ha sapientemente detto: “Se qualche uomo pensa male di te non arrabbiarti con lui per sei peggio di quello che lui pensa”. L’orgoglio nei nostri cuori viene spesso provocato quando qualcuno si rivolge a te con una correzione. Supplica Dio di aiutarti a ricordare che al di là di qualsiasi cosa ti dicano, sarà molto meno tagliente di quello che ti dice Dio nella sua Parola.

4. Poni delle domande di chiarimento

Quando qualcuno ti espone la sua critica ringrazialo per averti aiutato a crescere e approfondisci ponendo delle domande. Chiedi degli esempi che possano aiutarti a comprendere meglio. Chiedi consigli sul modo in cui potresti cambiare. In questo modo trasformerai le critiche in una conversazione, che si dimostra essere sempre il terreno di crescita migliore.

5. Considera che c’è almeno un fondo di verità in quello che gli altri ti dicono

Le persone non sono infallibili perciò ci sono delle volte in cui le loro parole di giudizio o critica saranno fuori luogo e immotivate. La tua prima reazione non dovrebbe essere quella di trovare delle falle in quello che stanno dicendo ma piuttosto di vedere quale parte di verità può essere salvata dalle loro parole. È raro non riuscire a trovare una traccia d’oro anche nel più grande carico di spazzatura.

6. Non perdere di vista la chiesa

Quando vieni corretto dagli altri non sei l’unico a trarne vantaggio. In quanto parte del corpo di Cristo la tua crescita comporta dei risultati positivi per tutti (I Cor. 12). Potrei elencare una lista di 10-15 correzioni che ho ricevuto negli anni che hanno significativamente modificato il corso della mia vita e del mio ministero.

Una di queste che ricordo più spesso giunse nel mio primo anno pastorale quando un amico mi fece notare che stavo costantemente predicando sulla croce ma che di rado facevo riferimento alla resurrezione di Gesù. Mi ha incoraggiato a portare Gesù fuori dalla tomba nella mia predicazione. Sono felice di averlo fatto e sono grato ai molti altri che mi hanno amato così tanto da condividere le loro critiche cristiane nei miei riguardi.

7. Fallo per la gloria di Dio

I Corinzi 10:31 dice: “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa [incluso il fare e ricevere critiche], fate tutto alla gloria di Dio.” Questo vuol dire che il nostro scopo nel fare, ricevere e applicare la critica deve essere sempre quello di contribuire ad alimentare una visione più chiara di Dio nelle nostre vite e in quelle degli altri. Se la gloria di Dio è il nostro obiettivo più grande questa preserverà i nostri cuori in quelle conversazioni che possono risultare difficili e debilitanti.

CREARE UNA CULTURA DI PERFEZIONAMENTO NELLA CHIESA

Ciò che vogliamo evitare è la creazione di una cultura della critica di chi si sta costantemente osservando l’un l’altro in cerca di qualche errore. Ma ciò che vogliamo vedere è una chiesa che accresca il suo amore e si prenda cura l’uno dell’altro così tanto da essere coinvolti in conversazioni profonde, dolorose, garbate, utili, tali da plasmare i nostri caratteri, dando molta gloria a Dio.

1. Predica il vangelo

Più spesso predichiamo e applichiamo il vangelo su noi stessi e nei confronti degli altri, tanto più saremo preparati per elargire e ricevere una critica fondata sulla grazia. Per saperne di più riguardo la critica e la croce consiglio vivamente questo eccellente articolo del dott. Alfred J. Poirier.

2. Modellala

I pastori e coloro che sono maturi spiritualmente devono essere dei modelli per chi gli sta intorno (I Cor. 11:1). Ti stai esponendo alle critiche in quanto modello per il tuo gregge? In quale modo stai offrendo e accogliendo la critica cristiana come parte dei tuoi appuntamenti, dei tuoi incontri familiari, degli incontri con i collaboratori nell’opera di Dio o nelle relazioni di discepolato?

3. Invitala

Fare e ricevere critiche in modo cristiano è una parte fisiologica delle nostre relazioni di discepolato. Questo non significa che dovremmo sempre criticarci gli uni gli altri ma vuol dire dare agli altri il permesso di parlarci gli uni gli altri con franchezza. Spesso dico agli altri: “Tu hai il permesso di farmi notare qualsiasi cosa nella mia vita che pensi io abbia bisogno di ascoltare.” Non dico che tutti, ma per lo meno le persone che sto discepolando, sanno che non devono avere freni nel venire da me a farmi delle domande.

4. Organizzala

Sforzati di rendere il fare e ricevere opinioni una parte integrante della tua vita. Durante le riunioni infrasettimanali io e mia moglie a volte poniamo questa domanda: “C’è qualcosa che vorreste che non facessi più? E qualcos’altro che vorreste che cominciassi a fare? E invece cosa vorresti che andassi avanti a fare?”. Allo stesso modo, i nostri incontri tra collaboratori di chiesa comprendono la preghiera, la pianificazione e la revisione dei servizi a partire dalla domenica precedente. Questo momento in cui ricevo dei riscontri sulla mia predicazione si è rivelato di valore inestimabile nella mia crescita in quanto ministro della Parola di Dio.

5. Guardati dal coltivare uno spirito critico

Se fai parte di una chiesa che pratica e riceve la critica cristiana a volte avrai la tentazione di sviluppare uno spirito critico. Ogni cantico, ogni preghiera, ogni sermone, ogni conversazione potrebbe finire sotto scrutinio. Dobbiamo preservare i nostri cuori contro questa qualità peccaminosa. Non è un comportamento cristiano essere critici, ma è da parte di Dio essere in grado di aiutare gli altri con un atteggiamento critico. Comprendere questa distinzione è fondamentale per la vita di ogni persona.

6. Coltiva allo stesso tempo uno spirito di incoraggiamento

Una cultura dell’incoraggiamento è la chiave di una salutare cultura della critica. Non sono sicuro di quale sia il rapporto salutare ma spero che mia moglie, i miei figli, i miei amici e collaboratori nel ministero ascoltino un rapporto 5:10 volte di più incoraggiamento da me rispetto alle critiche che hanno ascoltato. Se l’incoraggiamento è deliberato, costante e onesto, allora la critica servirà a lavare le vesti sporche dei nostri cuori gli uni con gli altri. Diversamente si trasformerà in qualcosa di distruttivo.

7. Pregaci

Prega che Dio possa creare all’interno della tua chiesa una cultura del desiderio di aiutare ognuno a crescere. Prega che possa donare saggezza a te e agli altri nello spronarvi gli uni con gli altri allo zelo (Ebr. 10:24-25). Prega che Egli possa coltivare nella tua chiesa l’umiltà che prende piacere nella correzione secondo la verità di Dio (Atti 17:11). E soprattutto, prega che trasmettendo la verità nell’amore la chiesa possa essere rafforzata in un corpo che dia gloria a Gesù (Ef. 4:15).

Traduzione a cura di Elena Merlini

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.

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