Leadership

Come cambiare la tua Chiesa

Da Mark Dever

Mark Dever è pastore anziano della Capitol Hill Baptist Church di Washington, D. C., e presidente di 9Marks. Potete trovarlo su Twitter all'indirizzo @MarkDever.
Article
03.01.2010

Spesso i pastori mi chiedono: “Come possiamo far cambiare le nostre chiese? Troppi ministri hanno diviso le loro chiese cercando di apportare cambiamenti. Alcuni sono stati addirittura licenziati.

Eppure, come pastori, dobbiamo portare le nostre chiese a cambiare, anche se tale cambiamento è spesso difficile.

Ecco alcuni suggerimenti su come portare il cambiamento: insegnare, rimanere e amare.

Insegna ai credenti a cambiare

In primo luogo, le nostre idee per le nostre chiese dovrebbero venire dalla Scrittura. Questo rende il pulpito lo strumento più potente per cambiare una chiesa. La regolare predicazione espositiva della Scrittura è come lo Spirito di Dio opera normalmente nei cuori umani.

Pregate che attraverso la vostra predicazione, Dio insegnerà alla vostra chiesa come deve cambiare. E’ sorprendente quanto spesso noi pastori desideriamo risolvere i problemi prima di aver dato il tempo di spiegare i problemi!

Troppi pastori cercano di forzare il cambiamento nella loro chiesa, spesso difesi e protetti perché sono le guide, quando prima dovrebbero cercare di informare la chiesa. Fratelli, dobbiamo nutrire le pecore affidate alle nostre cure, non picchiarle. Insegnate cosa devo fare.

Anche se il cambiamento che pensate sia corretto, resta ancora da chiedersi se sia o meno il momento giusto. Essere giusti non è una licenza per un’azione immediata, il che mi porta al secondo punto.

Resta in quella chiesa per cambiare

L’idea di impegnarsi in un unico luogo sta scomparendo nel posto di lavoro e anche nella casa. Il modello per le giovani generazioni non è una scala aziendale prefabbricata, con percorsi attentamente limitati, ma il mosaico della rete mondiale, con alternative e opzioni che sembrano diffondersi all’infinito. Ci viene insegnato a valorizzare le diverse esperienze, condividendole arricchendo l’un l’altro.

Noi pastori dobbiamo impostare un modello diverso nelle nostre chiese. Dobbiamo insegnare loro che l’impegno è buono, sia che si tratti dei nostri matrimoni e delle nostre famiglie, dei nostri amici e della nostra fede o della nostra chiesa e del nostro quartiere. E’ attraverso i vari impegni a lungo termine (pensiamo non ai mesi, ma ai decenni) che possiamo aiutare le nostre chiese a trovare le loro giuste priorità.

Come pastore, il vostro più grande potere per aiutare la vostra congregazione a cambiare non viene dalla vostra personalità forte, ma da anni d’insegnamento fedele e paziente. Cambiamenti che non accadono quest’anno potrebbe avvenire l’anno prossimo o tra dieci anni.

A tal fine, scegli saggiamente le tue battaglie, dando la priorità a un cambiamento necessario rispetto ad un altro. Poniti questa domanda: Quali dei cambiamenti necessari sono più necessari in questo momento? Quale può attendere? In generale, i pastori devono imparare a pensare in modo maturo e a lungo termine.

Lunghi pastorati negli anni aiutano anche il pastore, impedendogli di svolgere sempre le stesse cose o lo stesso compito o sviluppare solo lo stesso programma per più anni consecutivamente. Il compito di pastore va protratto nel tempo, questo è positivo per le nostre anime di pastori e per quelle che serviamo perché solo negli anni si riesce a essere più veri.

La chiave per il cambiamento è rimanere in una chiesa abbastanza a lungo in cui insegnare. Se non avete intenzione di rimanere nella stessa chiesa, allora fate attenzione prima di iniziare qualcosa che il prossimo pastore non potrà portare a termine.

Non lasciate la congregazione indurita contro di voi o contro il vostro successore, o anche contro il cambiamento stesso.

Come giovane pastore appena uscito dall’istituto teologico, ho preso come miei modelli tre ecclesiastici anglicani di Cambridge. Tutti avevano ministeri espositivi in luoghi chiave che si estendevano per molti anni – Richard Sibbes (a Cambridge e Londra per 30 anni), Charles Simeon (a Cambridge per oltre 50 anni), e John Stott (a Londra per oltre 50 anni). Per grazia di Dio, tutti e tre questi uomini edificarono la chiesa che servirono e fecero sì che le nascenti generazioni ministeriali fossero fedeli.

Ama per portare ad un cambiamento

Per desiderare i cambiamenti giusti, per insegnare loro e per rimanere abbastanza a lungo è necessario amare veramente! Dovete amare il Signore e dovete amare le persone che vi ha affidato.

Clemente di Roma disse: “Cristo appartiene agli umili del cuore e non a coloro che s’innalzano sul Suo gregge”. Dall’amore viene la paziente cura che volta dopo volta la chiesa si modella secondo gli standard della Parola di Dio.

E’ bene ricordare che Jonathan Edwards non fu un pastore meno fedele perché la sua chiesa lo destituì. Alcuni di noi hanno avuto pastori per breve tempo e fedeli, ma non sono queste le mie preoccupazioni.

Con questo breve articolo, ho semplicemente cercato di dare alcuni consigli e alcune idee su come insegnare, rimanere nella vostra chiesa e amare.

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.

Più etichettato come: