Evangelizzazione

Come contestualizziamo biblicamente?

Answer
12.01.2010
  1. Rinuncia ai tuoi diritti. L’apostolo Paolo aveva il diritto di mangiare carne, di portare con sé una moglie credente e di ricevere un sostegno finanziario. Tuttavia ha rinunciato a questi diritti per non mettere alcun ostacolo sulla via del Vangelo (1 Co. 9: 4-18). Anche noi dovremmo essere pronti a rinunciare a qualsiasi diritto che se utilizzato offenderebbe coloro che stiamo cercando di evangelizzare.
  2. Diventa un servitore di non credenti. Paolo ha adottato una postura di servitù verso i non credenti. Scrive: “Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero.” (1 Cor 9:19). Solo diventando servi degli altri possiamo usare la nostra libertà cristiana per far loro del bene piuttosto che nuocere.
  3. Adattarsi alle abitudini culturali altrui il più possibile senza peccare. Paolo si adattò alle abitudini culturali degli altri il più possibile senza compromettere la legge di Cristo (1 Co. 9: 19-23). Anche noi dovremmo fare lo stesso.
  4. Rimani sempre nei limiti della Scrittura. Per quanto adattabile fosse, Paolo  ha insistito per rimanere sempre entro i limiti della Scrittura. Nel descrivere come si è adattato il più possibile a quelli che stava evangelizzando, ha inserito una parentesi importantissima: “(benché non sia senza la legge di Dio, anzi sotto la legge di Cristo)”, 1 Cor 9:21. In altre parole, Paolo si adatterebbe alle pratiche culturali degli altri solo per quanto consentito dalla Scrittura e non oltre.

Quindi per noi, come per Paolo, la cultura e la tradizione umana sono negoziabili, maa Parola di Dio non lo è.

(Questo materiale è stato adattato dall’articolo Putting Contextualization in its Place, (Mettere la contestualizzazione al suo posto), scritto da uno stratega di missioni per l’Asia centrale)

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.

Più etichettato come: