Evangelizzazione
Alcuni esempi di pratiche evangelistiche da evitare
- Fallire nella trasmissione del vangelo. Considerato che l’evangelizzazione consiste nell’annunciare il vangelo il modo principale per mancare l’obiettivo è non comunicare affatto il vangelo. Spesso le persone che svolgono opere di beneficienza credono che aiutando i bisognosi o sostenendo gli afflitti ‘annunciano il vangelo senza parlare’. Non è così. Forse staranno facendo delle azioni estremamente altruiste e generose verso il prossimo, tuttavia evangelizzare significa portare agli altri il messaggio di Cristo.
- Distorcere il messaggio. Una fedele evangelizzazione si traduce nell’annuncio del messaggio nella sua interezza (Atti 20:27), incluse le verità più scomode riguardanti il peccato e il giudizio di Dio.
- Insegnare al suo posto un falso messaggio. Molte persone che sostengono di predicare il vangelo in realtà insegnano esattamente l’opposto, con conseguenze terribili per loro stessi e i loro ascoltatori (Gal. 1:6-9, II Pietro 2:1-3).
- Presentare il vangelo come una semplice opinione. Presentare il vangelo come una mera opinione che chiunque può rigettare senza alcuna conseguenza significa alterarlo. Evangelizzare vuol dire chiamare le persone a ravvedersi dai propri peccati e a confidare in Cristo per salvarsi dall’ira di Dio. il vangelo non è una mera opinione e la nostra evangelizzazione deve comunicare fedelmente la veridicità universale e le richieste vincolanti del vangelo.
- Fare pressioni su qualcuno affinché prenda una decisione. Solo Dio può elargire fede e pentimento. Se spingiamo qualcuno a prendere una decisione egli potrebbe prendere una decisione che non conterà nulla nell’eternità. Ciò potrebbe indurre erroneamente qualcuno a credere di essere diventato un cristiano attraverso la sua “decisione”, senza però essersi pentito dei suoi peccati ed aver creduto in Cristo.
- Fossilizzarsi su aspetti minori. Nel momento in cui desideriamo affrontare in modo esauriente le domande dei non credenti trascorrere ore a parlare del problema del male non equivale a predicare Cristo. Non lasciare che questioni futuli ti impediscano di portare il messaggio della croce.
- Denigrare in modo scortese le obiezioni o domande dei non credenti. Questo è un modo efficace con il quale offenderli e porre rapidamente fine ad ogni conversazione evangelistica. Pietro ci indica come dovremmo rispondere alle domande dei non credenti quando scrive: “Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo la coscienza pulita” (I Pietro 3:15-16, N.R.).
Traduzione a cura di Elena Merlini
Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.