Teologia biblica

Impostori Espositivi (Versione ampliata)

Da Mike Gilbart-Smith

Mike Gilbart-Smith è il pastore della Twynholm Baptist Church di Fulham, Inghilterra. Potete trovarlo su Twitter al @MgilbartSmith.
Article
06.08.2015

Mark Dever descrive giustamente la predicazione descrittiva come “una predicazione che considera il messaggio di un sermone come il messaggio di un particolare passaggio della Scrittura.”

Tuttavia, io ho ascoltato (e predicato!) sermoni che intendono essere descrittivi, ma che in qualche modo non ne sono all’altezza. Di seguito ci sono una dozzina di insidie: cinque che non rendono il messaggio del passaggio il messaggio del sermone e pertanto rovinano il testo, cinque che falliscono nel relazionare il testo alla congregazione, e due che falliscono nel riconoscere che la predicazione è fondamentalmente l’opera di Dio.

Nessuna di queste osservazioni mi è nuova. Ne ho conosciute molte presso la Eden Baptist Church a Cambridge nella metà degli anni ’90. Altre le ho apprese lungo la strada. Da quando ho scritto un articolo simile qualche anno fa, ho incluso qualche suggerimento aggiunto da alcune persone. Sono certo che voi potrete aggiungerne altri.

IMPOSTORI CHE FALLISCONO NEL VEDERE IL TESTO

1) Il “Sermone Infondato”: Il Testo viene Malinteso

Qui il predicatore dice cose che possono essere vere, ma in nessun senso derivano da una corretta interpretazione del passaggio. È superficiale sia riguardo al contenuto del testo (es. il sermone su “produzione, incoraggiamento e ispirazione” dalla NIV di 1 Tessalonicesi 1:3, anche se nessuna parola ha una corrispondenza in greco) sia riguardo al contesto (es. il sermone su Davide e Golia, che chiede ‘chi è il tuo Golia e quali sono le cinque pietre che ti servono per essere pronto ad usarle contro di lui?’).

Se un predicatore non sta cercando a fondo la verità della Parola di Dio per determinare il messaggio dei suoi sermoni, questi saranno facilmente guidati dalle sue proprie idee e non da Dio.

2) Il “Sermone Trampolino”: Il Senso del Testo viene Ignorato

Strettamente correlato è il sermone in cui il predicatore diventa incuriosito da qualcosa che è di secondaria importanza al testo, ma che non è il messaggio principale. Immaginate un sermone sulle nozze di Cana in Giovanni 2 che si concentra principalmente sulla legalità per i cristiani di bere alcol e che non dice niente riguardo alla manifestazione del Nuovo Patto nella gloria di Cristo attraverso il segno di Gesù che trasforma l’acqua in vino.

Uno dei grandi vantaggi della predicazione descrittiva sequenziale è che il predicatore viene forzato nel predicare argomenti che preferirebbe evitare e dare un peso appropriato agli argomenti che tenderebbe ad enfatizzare troppo. Un predicatore di sermoni “infondati” o “trampolino” potrebbe involontariamente eliminare entrambi questi vantaggi, e invece il volere di Dio resterebbe muto e in disparte.

3) Il “Sermone Dottrinale”: La Ricchezza del Testo viene Ignorata

Dio ci ha deliberatamente parlato “in molti modi” (Ebrei 1:1). Troppi sermoni ignorano il genere letterario di un passaggio e predicano la narrativa, la poesia, l’epistola e l’apocalisse come una serie di sentenze vere o false. Sebbene tutti i sermoni debbano comunicare sentenze veritiere, non dovrebbero essere ridotti a quelle. Il contesto letterario dei passaggi dovrebbe significare che un sermone dal Canto dei Cantici suona diverso da uno tratto da Efesini 5. Il passaggio può avere lo stesso messaggio centrale, ma essere comunicato in un modo diverso. La diversità della Scrittura non deve essere appiattita nella predicazione, ma apprezzata e trasmessa in un modo sensibile al genere letterario. La narrativa dovrebbe aiutarci ad enfatizzare, la poesia dovrebbe aumentare la nostra risposta emotiva, e l’apocalisse e la profezia dovrebbero rapirci.

4) Il “Sermone Scorciatoia”: Il Testo Biblico viene a Malapena Menzionato

L’opposto del sermone esegetico, questo tipo di predicazione non mostra alcun “lavoro” esegetico. Sebbene il Signore abbia stabilito il programma attraverso la sua Parola, solo il predicatore ne è pienamente consapevole. La congregazione potrebbe benissimo dire, “che magnifico sermone” piuttosto che “che fantastico passaggio della Scrittura.”

Continuiamo ad incoraggiare la nostra congregazione ad ascoltare la voce di Dio e non solo la nostra, rimandandoli spesso al testo: “guardate cosa dice Dio al versetto cinque” e non “ascoltate attentamente quello che sto dicendo adesso.”

5) Il “Sermone Senza Cristo”: Il Sermone si Astiene dal Salvatore

Gesù aveva punito i Farisei: “Voi investigate le Scritture, perché pensate d’aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; eppure non volete venire a me per aver la vita!” (Giovanni 5:39-40). Che tristezza come persino noi che siamo venuti a Gesù per avere la vita portiamo un’intera congregazione a studiare un passaggio della Scrittura e rifiutiamo di guidarli a vedere cosa dice la Scrittura su Cristo, trasformando i testi del Vecchio Testamento in sermoni moralisti, e persino predicando sermoni senza Cristo e senza vangelo tratti dagli stessi Vangeli. Immaginate l’orrore di un sermone sulla narrativa del Getsemani che insegna principalmente delle lezioni su come sopportare lo stress nella nostra vita.

Se la Parola di Dio fosse come una grande timone, il mozzo sarebbe Cristo e l’asse sarebbe il vangelo. Non avremo predicato fedelmente nessun passaggio della Scrittura finché non avremo percorso la nostra strada attraverso i raggi della ruota fino al mozzo e comunicato quello che dice il passaggio su Cristo e su come si collega al vangelo.

IMPOSTORI CHE NON VEDONO LA CONGREGAZIONE

6) Il “Sermone Esegetico”: Il Testo Resta Inapplicato

Se il “sermone infondato” non considera affatto il testo, il “sermone esegetico” non arriva affatto alla congregazione. Alcune predicazioni che dichiarano di essere descrittive vengono rifiutate perché noiose e irrilevanti… e giustamente! Si potrebbe benissimo leggere da un commentario esegetico. Tutto quello che viene detto si attiene al passaggio, ma non è una vera predicazione; è solo una lezione. Si potrebbe imparare molto sull’uso del genitivo assoluto in Paolo, ma poco sul carattere di Dio o sulla natura del cuore umano. Non c’è nessuna applicazione a nulla se non alle menti della congregazione. La vera predicazione descrittiva informerà sicuramente prima la mente, ma scalderà anche il cuore e limiterà il volere.

Una dieta regolare a base di predicazione esegetica farà sentire alla gente che solo la predicazione attuale può essere rilevante e modellare una lettura privata della Bibbia presumendo che noi possiamo leggere la Parola di Dio fedelmente e restando indiscussi e immutati.

7) Il “Sermone Irrilevante”: Il Testo viene Applicato ad una Diversa Congregazione

Troppa predicazione promuove l’orgoglio nella congregazione lanciando mattoni sopra il muro costruito davanti alle serre degli altri. O il messaggio del passaggio viene applicato ai non credenti, suggerendo che la Parola non abbia niente da dire alla chiesa, oppure viene applicato ai problemi raramente visti nella congregazione a cui viene predicato.

Perciò la congregazione diventa piena di se’, e come i Farisei nella parabola di Gesù si ritrova a ringraziare per non essere come gli altri. La reazione non è pentimento e fede ma, “Se solo la Signora Brown sentisse questo sermone!” oppure “La chiesa metodista locale dovrebbe predicare questo sermone alla sua congregazione!”

Questa predicazione farà crescere nella congregazione presunzione e non devozione a Dio.

8) Il “Sermone Privato”: Il Testo viene applicato solo al predicatore

È facile per il predicatore pensare soltanto a come il passaggio si applica a lui stesso, e poi predicare alla congregazione come se la congregazione fosse tutta nella stessa situazione del predicatore. Per me è certamente più facile vedere come un passaggio della Scrittura si applica ad un uomo bianco britannico sulla quarantina con una moglie e sei figli e che lavora come pastore di una piccola congregazione di Londra. Questo sarebbe magnifico per le mie pause di preghiera, ma non molto da usare per la mia chiesa, poiché non andrebbe bene per nessun altro.

Quali sono le allusioni del testo per un adolescente e una madre single? Per la donna sulla quarantina che vorrebbe sposarsi e l’immigrato? Per il disoccupato e l’ateo in visita o il musulmano? Per la congregazione come totalità e l’autista di autobus o l’impiegato o lo studente o la mamma a tempo pieno?

Il sermone privato può portare la congregazione a pensare che la Bibbia sia rilevante solo per il cristiano “professionista”, e che l’unico scopo reale della loro vita sia solo lavorare a tempo pieno per la chiesa o per un’organizzazione cristiana. Potrebbe portare la congregazione ad idolatrare il loro pastore e a vivere le loro vite cristiane indirettamente attraverso lui. Deruba la congregazione dal vedere come applicare la Parola ad ogni aspetto delle loro vite, e a come comunicarla agli altri le cui vite sono diverse dalle loro.

9) Il “Sermone Ipocrita”: Il Testo viene applicato a tutti ma non al predicatore

L’errore opposto a quello del “sermone privato” è quello del sermone in cui il predicatore viene visto come colui che insegna la Parola, ma che non rappresenta cosa significa seguire la Parola.

Ci sono volte in cui un predicatore ha bisogno di dire “tu” e non “noi”. Ma un predicatore che dice sempre “tu” e mai “noi” non rappresenta il fatto di essere solo un pastore sottomesso che prima di tutto e soprattutto è una delle pecore che deve per primo ascoltare la voce del suo grande pastore, che deve conoscerlo e seguirlo, avendo fede in lui per la sua vita eterna e la sicurezza.

Un pastore che predica in questo modo potrebbe fare l’errore opposto per la congregazione che vive indirettamente attraverso il suo pastore: lui vivrebbe indirettamente attraverso la sua congregazione. Potrebbe presumere che il suo discepolato riguarda soltanto il suo ministero, e ritrovarsi a camminare non come un discepolo seguendo la Parola di Dio, ma solo come uno che pone gli altri sotto una Parola da cui si sente distaccato.

10) Il “Sermone Sbagliato: Il messaggio del passaggio viene applicato in modo scorretto alla congregazione presente

Qualche volta l’interpretazione tra il passaggio originale e la congregazione presente potrebbe essere applicata in modo scorretto, in modo che l’applicazione al contesto originale sia trasferita direttamente e scorrettamente al contesto presente. In questo modo, il predicatore non ha una corretta teologia biblica di adorazione, i passaggi riguardo al tempio del Vecchio Testamento potrebbero essere applicati scorrettamente alla costruzione della chiesa del Nuovo Testamento, invece di essere appagati in Cristo e nel suo popolo. I predicatori del vangelo della prosperità dovrebbero proclamare le benedizioni fisiche date alla Israele del Vecchio Patto e applicarle assolutamente al Nuovo Patto per il popolo di Dio.

GLI IMPOSTORI CHE FALLISCONO NEL VEDERE IL SIGNORE

Le lezioni di predicazione si riferiscono spesso alle due panoramiche di predicazione: il testo e la congregazione. Ma il predicatore cristiano deve riconoscere che dietro entrambi c’è il Signore che ispira il testo e che è al lavoro nella congregazione.

11) Il “Sermone senza passione”: Il messaggio del passaggio viene raccontato, non predicato

Sarebbe possibile avere un predicatore che comprende assolutamente il passaggio e che parla delle sue implicazioni alla congregazione presente in modo appropriato e persino profondo. Tuttavia il predicatore pronuncia il sermone come se stesse leggendo l’elenco telefonico. Non c’è la percezione, mentre il predicatore pronuncia la Parola di Dio, che Dio stesso stia comunicando con il suo popolo. Quando il predicatore fallisce nel riconoscere che è Dio stesso, attraverso la sua Parola, che sta implorando, incoraggiando, sgridando, addestrando, esortando, plasmando e migliorando il suo popolo attraverso l’impiego dello Spirito Santo di questa Parola, spesso mancheranno la passione, la venerazione, la solennità, la gioia evidente, le lacrime di dolore – ma ci saranno solo parole.

12) Il “Sermone senza potere”: Il messaggio del passaggio viene predicato senza preghiera

Viene dedicato così tanto tempo allo studio del passaggio e alla creazione del sermone, ma così poco tempo alla preghiera per una comprensione corretta o per un uso appropriato.

Il predicatore che lavora duro ma che prega poco ha molta fiducia in se stesso e poca nel Signore. Forse questa è una delle più grandi tentazioni in cui cade un interprete, poiché più la congregazione è perspicace e più sarà in grado di individuare la falsa esegesi o l’uso inadeguato. Ma la differenza che le preghiere del predicatore hanno fatto sull’impatto del sermone sarà chiara solo al Signore e solo nel giorno in cui tutto sarà rivelato. Le panoramiche del Signore e dell’eternità devono essere fondamentalmente più importanti per il predicatore; infatti, lui dovrebbe soltanto interessarsi alle panoramiche del testo e della congregazione poiché gli orizzonti del Signore e dell’eternità sono invisibili, ma di importanza infinita.

CONCLUSIONE

La predicazione espositiva è così importante per la salute della chiesa poiché permette che tutto l’avvertimento di Dio venga applicato all’intera chiesa di Dio. Che il Signore possa equipaggiare i predicatori della sua Parola e che la sua voce sia ascoltata e osservata.

Nota dell’editore: Questo articolo è una versione rivista ed ampliata di un articolo che Mike scrisse anni fa.

Traduzione a cura di Francesca Farolfi

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.