Il Vangelo

Africa, il Vangelo della prosperità e il problema delle chiese non custodite

Da Ken Mbugua

Ken Mbugua è un pastore della ‘Emmanuel Baptist Church’ di Nairobi, Kenya. Lo puoi raggiungere su Twitter digitando @kenmbugua.
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12.02.2015

Non si può negare che in molte chiese dell’Africa si siano insinuate distorsioni al Vangelo e la principale è quella del vangelo della prosperità. Ma prima di affrontare in modo incisivo la questione del vangelo della prosperità, dobbiamo chiederci perché così tante persone nelle chiese africane hanno permesso a questo falso vangelo di insinuarsi in modo incontrastabile. Dov’erano i custodi, i sorveglianti? E anche adesso, perché c’è un silenzio così assordante da così tante delle neo chiese locali africane?

Il problema del vangelo della prosperità oggi, affonda le radici, così come il resto, in un problema ecclesiologico di ieri.

In generale, sembra che gli sforzi evangelici degli anni passati in Africa non abbiano portato alcun sistema con cui i cristiani professanti possano proteggere e preservare il Vangelo da queste continue minacce di distorsione. Ad esempio, è stata prestata poca attenzione per una comprensione approfondita della dottrina della conversione e di ciò che significa per un’appartenenza significativa alla chiesa o per la disciplina della chiesa. Lo stesso dicasi per missionari e pastori che non hanno chiesto cosa ha a che fare il vangelo con il governo di chiesa, con la responsabilità di ogni membro per la protezione contro i falsi insegnanti o con la necessità di una pluralità di anziani. Invece, il Vangelo è dato per scontato e la Chiesa africana soffre. Rimane un disperato bisogno di missionari e chiese che comprendano i problemi e che siano dotati di soluzioni migliori e più bibliche.

DOVE SONO TUTTI I “CRISTIANI”?

I missionari che lavorano nelle parti dell’Africa si trovano oggi di fronte a una società che è stata vaccinata contro il Vangelo. Le città sono piene di persone che sono state battezzate e riconosciute come membri di chiese di una denominazione o di un’altra, affermando così il loro status di cristiani, anche se molte vivono non mostrando alcun frutto dell’opera dello Spirito o prove di una vita di pentimento e fede in Cristo. Ad esempio, l’80% dei miei connazionali Kenioti si identificherebbe come cristiano, eppure molti vanno in chiesa in modo discontinuo, se non per niente. Non hanno bisogno del Vangelo e della chiesa, o così pensano, perché sono già “cristiani”.

Altri che potrebbero frequentare la chiesa più del gruppo precedente frequentano chiese in cui il Vangelo non è così chiaramente esposto. Sebbene siano ferventi nella loro religione, gran parte di questo gruppo dovrebbe lottare per esporre il Vangelo anche nella sua forma più elementare. I veri ministri del Vangelo stabiliti decenni fa sono cresciuti in molti casi in chiese teologicamente deboli che hanno ceduto all’insegnamento di varianti del vangelo della prosperità.

Non c’è da meravigliarsi che i falsi vangeli stanno creando scompiglio in Africa con poca o nessuna resistenza. Se le chiese sono piene di coloro che non conoscono il Vangelo e in molti casi vivono vite indegne del Vangelo, allora non possono proteggersi dalle alterazioni della dottrina del Vangelo e del vivere secondo il Vangelo, per non parlare del fatto di lanciare un allarme nella loro comunità riguardo alle contraffazioni che si camuffano in verità.

Sappiamo che Dio rimane fedele, e in effetti ha sparso del suo in questi luoghi. È la nostra costante preghiera e speranza che egli susciterà molti altri di questo genere in modo che un giorno questi definiscano il panorama della chiesa in Africa, che il vangelo della prosperità possa morire qui. Ma oggi il problema persiste. Quindi, come possiamo creare delle missioni in un modo che possano proteggere il Vangelo per l’attuale generazione e per quelle future?

È SUFFICIENTE L’EDUCAZIONE TEOLOGICA?

Una grande quantità di sforzi missionari è concentrata attualmente sull’educazione teologica. In molti casi i pastori nelle città non hanno alcun tipo di formazione teologica. In generale, i precedenti sforzi missionari non ponevano l’accento sull’equipaggiamento dei pastori che erano rimasti “in carica”. Questa mancanza di un discepolato permanente è il risultato di una teologia sempre più superficiale, che lascia molte chiese locali esposte a qualunque errore attualmente la sua società è infettata.

Come risposta, le istituzioni teologiche si stanno affermando in tutto il continente. Conferenze e seminari abbondano mentre cerchiamo di recuperare dopo aver compreso che gli sforzi missionari del passato, anche se utili a portare molti al Signore, si sono rivelati inaffidabili nel preservare il Vangelo per la prossima generazione. Questo è un buon lavoro, ed è un lavoro urgente. Eppure, nonostante i rinnovati sforzi per addestrare i pastori, il nostro continente non ha ancora abbastanza uomini qualificati per fare la formazione così come risorse sufficienti per portare a termine il compito.

RIMANE UN PUNTO CIECO

Detto questo, c’è ancora un punto cieco affligge questi encomiabili sforzi missionari. La maggior parte degli sforzi nella fondazione di chiese e nella formazione pastorale mancano di enfasi sulla chiesa locale. La teologia sistematica e altri rami della dottrina cristiana sono fortemente enfatizzati, come dovrebbero essere, ma l’ecclesiologia rimane purtroppo acquisita e, di conseguenza, fraintesa. Questa è una triste realtà principalmente perché queste presunte chiese locali sono il piano principale di Dio su come il Vangelo verrà mostrato e preservato per le generazioni future, non i seminari, non le conferenze, non i centri di addestramento teologico.

In una lettera ecclesiologicamente pesante a Timoteo, Paolo scrisse: “Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.”(1 Tim 3: 14-15). Il modo in cui una chiesa conduce la sua vita insieme ha tutto a che fare con il modo in cui preserva la verità.

L’attuale generazione in Africa sarebbe stata ben servita da chiese che erano state disposte tanto a scomunicarla quanto a battezzarla. Avere una città piena di persone che affermano di essere seguaci di Cristo ma che vivono vite indegne del Vangelo distorce la verità del Vangelo sia per questa generazione che per quella futura. Dio non desidera preservare la verità attraverso libri teologicamente accurati. Vuole delle vite che riflettano quella verità vivendola insieme nelle chiese locali.

ABBIAMO BISOGNO DI CHIESE FEDELI

Se oggi insegniamo alle chiese che la responsabilità è la loro e che non sono semplici dei passanti nella missione ma custodi del Vangelo, allora forse potrebbero combattere il prossimo pastore che inizia a predicare l’eresia. Se insegniamo alle chiese che la conversione è più che fare una preghiera e se smettiamo di chiedere alle persone di sfilare in chiesa o di alzare le mani per ricevere Gesù, potremmo avere chiese più piccole affascinate dalla grazia di Dio che ispira piuttosto che pastori eloquenti e fuorviati, con un vestito lucido. Potremmo avere chiese che custodiscono il Vangelo con più fervore per la gloria del loro Dio.

La piaga del vangelo della prosperità e dei falsi convertiti non sono al centro del problema per la chiesa africana. Sono semplici sintomi di un problema ben più importante. Dio vuole che la chiesa locale sia costruita in modo che possa resistere a diversi venti d’errore. Oggi potrebbe essere il vangelo della prosperità e domani lo gnosticismo. Concentrare maggiormente lo sforzo missionario sulla costruzione di chiese sane aiuterà a proteggere il Vangelo per la nostra generazione e per quella a venire.

di Ken Mbugua

Traduzione a cura di M.B.

Tradotto da Coram Deo in Italia. Visita il loro sito per accedere alle risorse disponibili.